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  • Grandi designer italiani credono nel futuro auto elettrica

    A otto mesi dall'apertura dell'edizione 2018, gli organizzatori del Salone dell'Auto di Torino hanno permesso - attraverso gli interventi di cinque importanti designer - di delineare una visione dell'auto del futuro e del suo rapporto con l'innovazione. All'evento che si è svolto al Museo dell'Automobile e alla presenza di Chiara Appendino, sindaco di Torino, hanno partecipato Aldo Brovarone, Leonardo Fioravanti, Fabrizio Giugiaro, Filippo Perini e Paolo Pininfarina. Proprio quest'ultimo ha dato un parere netto sull'auto elettrica: ''Chi afferma che l'auto elettrica non abbia futuro - ha detto - lo fa perché non l'ha mai guidata, oppure perché ha interesse a difendere l'attuale produzione del motore termico.

     

    La cosa più drammatica quando scendi da una vettura elettrica e risali su una termica è notare le differenze, le vibrazioni, i rumori''. Gli ha fatto eco Fabrizio Giugiaro, che amplia la questione sull'immediato futuro: ''Credo che l'elettrico sia un presente dal quale i costruttori non potranno prescindere. Penso però, per quanto ci riguarda come designer, che più che l'elettrico saranno le leggi a definire l'auto del futuro che, per rispondere all'abbassamento dei limiti di velocità, perderà in aerodinamicità. Inutile avere una vettura a forma di missile quando non si potrà andare in città oltre i 50 km/h. Saranno le norme a definire il nuovo concetto di design''. Leonardo Fioravanti, crede in questa soluzione anche se non nasconde le difficoltà oggettive che ne rallenteranno la diffusione: ''Chi crede che l'auto a propulsione elettrica non sia sportiva si sbaglia di grosso. I motori a propulsione elettrica, la cui ingegneria prevede molti meno pezzi di quella del motore termico, offrono una grande possibilità per designer e Case automobilistiche, che potrebbero quindi uscire dai soliti stilemi che uniformano le auto. Cos'è quello che spinge il car design delle vetture elettriche? La fantasia dell'uomo, sollecitata da nuovi bisogni, come l'ingombro delle batterie, la differente necessità di raffreddamento del radiatore eccetera''.

     

    Parla con l'esperienza di chi ha visto crescere la tradizione del car design italiano, Aldo Brovarone, stilista dalla cui penna sono nate vetture come la Ferrari Superfast II: ''Sarà elettrica e autonoma l'auto che guideranno i ragazzi tra qualche anno, nonostante per la motorizzazione elettrica prevedo grandi difficoltà per stilisti e ingegneri che dovranno fare i conti con il peso delle batterie, i tempi di ricarica, per esempio''. Uno sguardo globale, planetario, quello offerto invece da Filippo Perini, che prima di arrivare in Italdesign ha disegnato sportive tra cui Aventador e Huracàn Lamborghini: ''L'automobile è anche passione per cui credo che le sportive non smetteranno mai di essere disegnate e prodotte, nonostante siano un oggetto totalmente edonistico e tutto sommato inutile, se si considera il momento storico. Ma credo anche che i designer debbano cominciare a pensare di rivoluzionare completamente il paradigma della mobilità che sarà necessariamente integrata e che non possa prescindere dalla sostenibilità ambientale. Il pianeta non può sostenere questo tipo di produzione industriale automobilistica''.

     

    L'auto elettrica - concludono gli organizzatori del Salone dell'Auto di Torino - nei prossimi decenni sarà la protagonista dell'industria automotive. Ma lo sguardo dei designer va oltre, e prova a scorgere nuovi scenari di quello che sarà, panorami futuristici che loro stanno già immaginando. Come lo sviluppo della guida autonoma e l'impatto che avrà con le infrastrutture, con i piani regolatori delle città, con le abitudini delle persone.