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  • Auto elettrica: l'Italia maglia nera in Europa

    La mobilità elettrica non è solo legata alla guida di un'auto a zero emissioni ma anche - e soprattutto - alla possibilità di spostarsi all'interno di città sempre più 'smart', con infrastrutture di ricarica adeguate, un'elevata intermodalità di servizi e agevolazioni da un punto di vista fiscale e logistico, come ad esempio, la sosta gratuita e il transito in zone limitate al traffico. In questo scenario, l'Italia è agli ultimi posti in Europa (dove regina assoluta dell'elettrificazione è la Norvegia) con Milano che primeggia nella classifica delle città più green dello Stivale.

     

    Nel capoluogo lombardo l'auto elettrica privata è ferma a quota 811 (al 31 dicembre 2017) e le colonnine di ricarica sono ridotte all'osso ma raggiungeranno un migliaio entro il prossimo anno. Dal 2020, si acquisteranno solo bus elettrici. Bene anche Torino per le agevolazioni sulla Ztl e per la capillarità del car sharing mentre Bologna vanta il primato della città con più ibride circolanti.

     

    Ancora in rampa di lancio il car sharing elettrico a Genova (dove entro il 2020 le colonnine di ricarica raggiungeranno quota 200). A Roma si attende la fine dell'anno per raggiungere le 700 colonnine di ricarica promesse dal Comune ma va bene la flotta 'green' che comprende tram, metro e bus.

     

    Numeri bassi per Napoli, che prevede agevolazioni per Ztl e parcheggio per i possessori di mezzi con la spina e ibridi, e Palermo, dove il car sharing elettrico è destinato ad arrivare a quota 80 entro il prossimo anno (solo 16 i punti di ricarica veloce nel capoluogo siciliano).