Al tempo delle manifestazioni ambientaliste sull’esempio di Greta Thunberg, anche la scelta dell’auto diventa materia di dibattito. Nel 2017, per esempio, secondo l'E-Mobility Report del Politecnico di Milano, le auto elettriche vendute a livello globale erano poco più di 1,2 milioni, in aumento del 57% rispetto all'anno prima. Restringendo il campo alla sola Italia, sempre nel 2017, i veicoli elettrici venduti sono stati 4.827 contro i 2.560 dell'anno precedente, appeno lo 0,24% delle quattro ruote circolanti sulle nostre strade (in totale sono circa 13mila le auto elettriche in Italia). In aumento anche le auto ibride che, nel 2018 hanno toccato quota 81.657 auto immatricolate: +13,30% rispetto al 2017 con una incidenza del 4,5% sul totale del parco auto circolante in Italia.
Numeri che fanno ben sperare per il futuro della mobilità a cui, un aiuto, potrebbe arrivare anche dalle compagnie assicurative: «Sebbene non ci siano dati strutturati sul segmento specifico, sappiamo che, in generale, i premi assicurativi per auto elettriche o ibride sono generalmente più bassi», afferma Emanuele Anzaghi, vice presidente di Segugio.it.
Data l'ancora scarsa diffusione, in senso assoluto, delle auto elettriche o ibride, non c’è un'esatta misura del risparmio in quanto la comparazione dovrebbe avvenire fra veicoli con tipi di alimentazione differente. Il calcolo dell’Rca, infatti, si basa sui possibili rischi a cui è soggetta l’auto in base alle proprie caratteristiche tecniche, oltre che sull'esperienza e lo stile di guida dell'autista. Detto ciò, però, è possibile stilare un griglia di comparazione di massima da cui emerge che l’assicurazione di un auto ibrida può avvantaggiarsi di un 5-10% di sconto sulla polizza rispetto ai veicoli benzina o diesel. Percentuale che sale al 20-30% per le auto elettriche.
«Lo sconto è legato a caratteristiche socio-demografiche», spiega Anzaghi. «Chi sceglie un’auto ibrida, per esempio, generalmente ha un'età compresa fra i 40 e i 60 anni, utilizza la macchina per viaggi in famiglia e ha una buona esperienza di guida il che lo espone a un rischio minore quando è su strada. A queste considerazioni si aggiunge, nel caso dei veicoli puramente elettrici, anche una questione quantitativa: l’assenza del processo di combustione, l’autonomia determinata e il conseguente minor chilometraggio riducono i rischi potenziali e quindi il premio assicurativo da pagare».
Elementi che fanno breccia fra i guidatori più attenti e sensibili al tema ambientale (oltre che economico). Non a caso, secondo l'osservatorio di Segugio.it, a febbraio 2019 le auto elettriche e ibride (comprese quelle usate) rappresentavano lo 0,09% del totale delle richieste di preventivi. Una percentuale che sale allo 0,95% se si considerano le richieste di preventivo per i soli veicoli elettrici o ibridi nuovi: «In assoluto può sembrare poco, ma queste cifre sono cresciute di dieci volte rispetto al 2015 tanto che ora un terzo dei nostri utenti valuta questo tipo di veicoli fra le loro intenzioni di acquisto», precisa Anzaghi.