Il costruttore di Detroit ha siglato un accordo con Vodafone per installare una rete privata 5G nella fabbrica a Dunton (Essex), dove produce batterie per auto elettriche.
E’ una dimostrazione di fiducia nell’industria manifatturiera britannica, commenta il Financial Times nel riportare la notizia. Ma è anche il segnale di un nuovo, strategico, connubio tra 5G e mobilità elettrica che apre la strada ad altre partnership. Ford ha un progetto dedicato, chiamato 5GEM project, diretto dal top manager Chris White.
Lo stabilimento di Dunton di Ford, che effettua attività di ricerca e sviluppo, è il primo centro automotive in UK ad avere una rete di telecomunicazione così all’avanguardia: il 5G sostituirà le vecchie reti wifi che non riescono più a sostenere l’ingente quantità di dati generati da una fabbrica di automobili.
Il progetto è stato in parte finanziato dal governo britannico, che ha finanziato 2 milioni di sterline per lo svolgimento, a inizio anno, di un test pilota nella fabbrica di Ford. Londra ha varato un piano di investimenti sul 5G del valore di 65 milioni di sterline.
La nuova rete 5G di Dunton sarà installata entro settembre e collegherà l’impianto con un altro sito gestito dall’azienda TWI di Cambridge per consentire la collaborazione sull’assemblaggio delle batterie per auto elettriche. Il motore e la batteria di un veicolo elettrico richiedono infatti 1.000 operazioni di saldatura e generano fino a mezzo milione di dati ogni minuto, ha indicato Ford: un volume non sostenibile dalle infrastrutture di rete attualmente presenti nelle fabbriche.
Scott Petty, chief technology officer di Vodafone Uk, ha dichiarato che Ford è uno di una serie di progetti industriali sul 5G di larga scala che diverranno operativi nel prossimo anno e che sorreggono le ambizioni del Regno Unito di essere uno dei paesi-guida sulla tecnologia mobile di ultima generazione. Il dibattito interno sulla sicurezzadelle reti nazionali spinge verso soluzioni tecnologiche Made in Europe: non a caso la rete 5G di Ford userà attrezzature radio di Ericcson.
La cooperazione tra le rete internet e lo sviluppo energetico è una nuova frontiera di ricerca che consentirà l’analisi di milioni di dati nei prossimi anni.