Non è una novità la notizia che KTM abbia in cantiere dei progetti elettrici.
Il modello di cui negli ultimi mesi si è sentito parlare è uno scooter a zero emissioni destinato soprattutto alla mobilità urbana, ma non è la prima esperienza della Casa austriaca nel settore elettrico (in gamma troviamo, infatti, le moto Freeride E-XC e SX-E 5). Con lo scooter, KTM andrebbe a riempire un altro segmento, confermandosi un marchio dinamico e con una produzione eterogenea.
Le conferme arrivano direttamente dal consigliere KTM Hubert Trunkenpolz, il quale ha dichiarato che la produzione dei primi scooter elettrici, sviluppati con Bajaj (che possiede un’ampia fetta delle azioni KTM), dovrebbe terminare entro la fine del 2021.
Ma le conferme si fanno più concrete soprattutto con EMotion, progetto che include un consorzio di 11 aziende (tra cui ci sono KTM, Kiska, Salzburg Research, TU Graz e Würzburg Institute for Transport Sciences) con il chiaro obiettivo di investire le proprie risorse nel campo della mobilità elettrica. Un progetto della durata di tre anni e con un investimento di 6.3 milioni di euro, la metà finanziata proprio dalla Casa austriaca. All’interno di EMotion è compresa la produzione dello scooter elettrico di KTM e, più in generale, lo sviluppo di un’architettura di veicolo modulare adattabile a varie piattaforme. Per la realizzazione di questo progetto viene portato avanti uno studio effettuato tra i cittadini di alcune grandi aree urbane, per scoprirne le esigenze. I target di riferimento sono due: i giovani (dai 16 ai 18 anni) e gli adulti (oltre 50 anni). Gli intervistati sono potenziali clienti, interessati ai veicoli elettrici (soprattutto scooter).
KTM sembra non voglia snaturare il proprio DNA. A conferma di ciò, ritorna in auge il disegno di uno scooter elettrico con uno stile che richiama immediatamente quello dei veicoli a cui il marchio austriaco ci ha abituato.