L’impennata c’è, ma i numeri sono ancora bassi. Nel primo trimestre di quest’anno, le immatricolazioni di auto elettriche in Europa hanno registrato una crescita clamorosa: +47% su anno, a 88.329 unità. Considerando tutte le vetture “a combustibile alternativo”, cioè non fossile, la crescita è del 26,9%, a 295.524 unità. Lo certifica l’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea). Numeri piccoli ma che stanno dando corpo a quello che gli esperti del settore avevano annunciato: il 2018 sarà l’anno di avvio della mobilità elettrica? Un primo segnale è arrivato.
Le immatricolazioni delle vetture a combustibile fossile sono in calo, ma rimangono su numeri ancora molto alti. Le nuove auto diesel hanno registrato una flessione del 17,1%, a quota 1.603.337 veicoli, mentre quelle a benzina sono aumentate del 14,6%, a 2.355.611.
Sempre nel primo trimestre, il 55,5% delle nuove auto immatricolate nell’Unione europea erano a benzina e il 37,9% a diesel, mentre i veicoli a propulsione alternativa hanno raggiunto il 6,5% del totale, con le auto elettriche all’1,7%.
Il Paese che ha visto il maggiore incremento nella vendita di nuove auto con carburanti alternativi è la Germania (+73,4%), seguita dalla Spagna (+53,4%) e dalla Francia (+15,3%) mentre nel Regno Unito (+9,8%) e in Italia (+9%) il tasso di crescita è rimasto a una cifra.