A questa domanda hanno provato a dare una risposta gli studi del Mit (Massachussetts Institute of Technology). La soluzione è dare alle batterie una seconda vita: dopo averle usate sulle automobili, sarà il momento di recuperarle per accumulare energia elettrica proveniente da fotovoltaico, eolico e altre fonti rinnovabili intermittenti. Solo al termine della loro seconda vita le batterie saranno realmente riciclate. Bisognerebbe iniziare prendendo batterie che siano scese all'80% della loro originale capacità di accumulare energia. Una vecchia batteria da 100 kWh che dei 100 kWh di energia che gli forniamo per la ricarica riesce ormai ad accumularne solo 80, spreca il resto in calore. Una batteria del genere non va più bene per alimentare un’auto elettrica.
Secondo il Mit, questa batteria può essere utilizzata per accumulare energia rinnovabile e questo perché una batteria con quelle prestazioni costerebbe meno del 60% di quella nuova equivalente. Una centrale di accumulo di energia fatta di batterie di questo tipo potrebbe essere utilizzata per almeno altri dieci anni, finché le batterie non scendono al 70% o addirittura al 60% delle prestazioni originali. Un secondo studio, portato avanti con metodologie simili dal ricercatore della Dalhousie University Chris White, arriva praticamente alle stesse conclusioni: almeno 10 anni di seconda vita per le batterie delle auto elettriche, mantenendo la piena fattibilità economica.
In realtà i primi esperimenti reali di soluzioni del genere per la seconda vita delle batterie delle auto elettriche sono già in corso. Daimler dal 2016 ad oggi ha messo in funzione tre impianti di accumulo di energia elettrica realizzati con batterie provenienti dalle smart elettriche. Ha anche avviato una partnership con Beijing Electric Vehicle per realizzare impianti simili in Cina. L'Università di Warwick, in Inghilterra, sta invece lavorando insieme a Nissan ad un sistema veloce ed economico per testare le batterie usate delle Nissan Leaf al fine di riutilizzarle per l'accumulo. A settembre 2018 Renault ha invece iniziato a costruire tre siti di accumulo, in Francia e Germania, con le batterie a fine (prima) vita delle sue auto elettriche.
Sarebbe un’importante svolta per il panorama delle rinnovabili.