L’annuncio di Formula E è arrivato oggi durante l’apertura della Climate Week 2020 a New York. Ispirata all’approccio della Convenzione delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC), la Formula E ha seguito i tre passaggi fondamentali per raggiungere lo status di Campionato “carbon zero”: una misurazione efficace della produzione di emissioni inquinanti, priorità assoluta alla loro riduzione, e compensazione delle rimanenti emissioni considerate inevitabili.
L’obiettivo fondamentale di contrastare il cambiamento climatico, quello di proporre un futuro migliore, sensibilizzando il pubblico attraverso corse 100% elettriche, e grazie ad iniziative di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Lavorando a stretto contatto con Quantis, leader nella valutazione del ciclo di vita e di sostenibilità, Formula E ha calcolato l’impatto complessivo del Campionato sin dalla sua stagione inaugurale, con l’obiettivo di ridurre anche quelle emissioni ritenute inevitabili.
Le misure intraprese, tra cui l’ottimizzazione dei trasporti e della logistica, l’estensione delle opzioni di fine vita delle celle delle batterie agli ioni di litio, e l’eliminazione di plastica monouso in loco, hanno già fatto sì che Formula E diventasse la prima e unica categoria di corse automobilistiche a ricevere la certificazione ISO 20121 per eventi sostenibili.
Anche le emissioni cosiddette inevitabili delle ultime sei stagioni sono state ora certificate e compensate dagli investimenti in progetti Gold Standard e Verified Carbon Standard UN, in linea con il Clean Development Mechanism dell’UNFCCC.
I progetti selezionati da Formula E, in particolare, sono socialmente sostenibili, facilitano la produzione di energia rinnovabile e massimizzano i benefici ambientali portati dalle vetture elettriche, grazie all’impegno di Formula E per lasciare un’eredità positiva e concreta nei Paesi e nelle città dove si disputano le gare (per l’elenco completo dei progetti, vedere sotto).
La maggior parte dei progetti di protezione del clima è pensata per portare investimenti dalle nazioni sviluppate ai paesi in via di sviluppo. Sin dalla sua prima stagione, la Formula E corre nei paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti per veicoli elettrici, e questo si riflette nelle sedi scelte per i progetti su cui vengono effettuati gli investimenti. Per gli eventi europei e per l’E-Prix di Roma, invece, Formula E ha investito in certificati di energia rinnovabile e Garanzie di Origine (GO), certificati della Comunità Europea che vengono utilizzati per compensare le emissioni inevitabili prodotte durante ogni evento.