La Smart city è una città che usa la tecnologia non come un fine, ma come un mezzo per riuscire a innovare e migliorare i servizi che offre a cittadini e imprese, e la qualità della vita e del lavoro in generale. Quindi l’obiettivo non è diventare una città tecnologica e digitale, ma aumentare il benessere di chi ci vive e lavora, e migliorare la qualità della vita delle persone.
“Per perseguire questo obiettivo, non bastano singole misure estemporanee in alcuni ambiti, ma è necessaria una strategia e una visione d’insieme, così da evitare di disperdere risorse e riuscire invece a centrare l’obiettivo generale”, rimarca Roberta Cocco, Assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, come ha sottolineato anche in occasione di un recente convegno online, intitolato ‘Big data e AI per Smart cities e mobilità sostenibile’, organizzato da The Innovation Group.
Muoversi a livello di sistema territoriale, e non in ordine sparso, “è ciò che stanno facendo o provando a fare tante città e amministrazioni locali – osserva Roberto Masiero, presidente di The Innovation Group -, in molti casi con risultati importanti, in molti altri con passi e progetti ancora limitati”.
La mobilità elettrica è l’ambito che negli ultimi anni ha registrato gli sviluppi più significativi: le colonnine di ricarica nei Comuni italiani mostrano dei tassi di raddoppio ogni due anni negli ultimi quattro (+92% nell’ultimo biennio), e sono quindi più che quadruplicate dal 2014 (+357%). Anche le auto elettriche e ibride aumentano a tassi importanti, sono più che triplicate negli ultimi 4 anni (+259% dal 2016). Si potrebbe accelerare ancora di più lo sviluppo della mobilità elettrica ad esempio rendendo più semplici e omogenee le norme per l’installazione dei punti di ricarica e, lato fornitori di energia, garantendo adeguata potenza e capacità energetica, e distribuendo i punti di ricarica sul territorio in funzione della frequenza attesa di ricarica, e della tipologia di utilizzo da parte dei guidatori.
Il Comune di Torino, ad esempio, ha avviato l’acquisto con fondi pubblici di 75 tram elettrici e il potenziamento della linea metropolitana, con l’apertura di quattro nuove stazioni, oltre alla realizzazione di una seconda linea. Nel frattempo, sotto la Mole sono già in funzione 400 colonnine di ricarica per le auto elettriche e ne verranno aggiunte altre 400. Si sta pensando, poi, di potenziare il Car sharing elettrico, di realizzare spazi per il parcheggio dei veicoli zero emission dedicati ai residenti, e di incentivare forme di leasing di veicoli elettrici in condivisione, sempre con l’obiettivo di ridurre il parco auto circolante che inquina di più.
“È essenziale non agire da soli, ma portare avanti un percorso partecipativo che coinvolga cittadini, imprese, istituzioni e tutti i soggetti presenti sul territorio in grado di portare un proprio contributo”, indica l’Assessora milanese. A Milano, in particolare, la strategia di innovazione è stata costruita su un Piano di Trasformazione digitale basato su 2 macro aree, tecnologia e cultura digitale, e 4 pilastri fondamentali:
“Le macro aree sono la bussola che ha orientato le azioni, i pilastri sono le fondamenta dei progetti realizzati – sottolinea Cocco -, è stata consolidata l’infrastruttura di rete attraverso la scelta di sistemi robusti e scalabili, sono stati sviluppati sistemi semplici e accessibili per permettere a tutti i cittadini di usufruire dei servizi digitali, è stata tracciata una linea che ha messo la tecnologia al servizio di tutte le Direzioni del Comune di Milano”.
Sono anche state attivate App per i cittadini, in modo da richiedere certificati e svolgere pratiche amministrative in modo digitale, e “soluzioni digitali per bar, ristoranti, locali, ad esempio, che per affrontare l’emergenza Covid 19 hanno potuto smaltire online tutte le pratiche necessarie a occupare gli spazi esterni con sedie e tavoli sui marciapiedi e nelle aree comuni”, rileva l’Assessora milanese.
Trento Smart city è il progetto che punta a realizzare concretamente una città migliore attraverso l’innovazione”, spiega Giacomo Fioroni, Capo progetto ‘Smart city’ del Comune di Trento. L’obiettivo è utilizzare la tecnologia in tutte le sue forme, dai sensori e l’Internet of Things alle reti, dall’informatica ai Big data e all’intelligenza artificiale, “ma renderla il più possibile ‘trasparente’, sfruttandola per migliorare i servizi che già si erogano, o per fornire nuovi e semplici servizi essenziali a valore aggiunto”.